È indispensabile per i soggetti tendenti a patologie come l’ipertensione, ma sarebbe comunque bene servirsene per tenere sotto controllo il proprio stato di salute e quello dei propri cari anche in assenza di particolari problematiche. Il misuratore di pressione, o sfigmomanometro (dal connubio del termine greco sphygmòs, “pulsazione”, e manometro, a sua volta composto dal greco manòs, “raro” e métron, “misura”), è un dispositivo di misurazione adoperato per monitorare la pressione del sangue, quella diastolica (la minima) e quella sistolica (la massima); di origini antiche, è in possesso di ogni medico, ma è entrato nelle case di (quasi) ognuno di noi in virtù degli sviluppi della tecnologia moderna, rendendo così possibile detta misurazione nella comodità della propria casa, ed ogni qual volta si desideri.
Tenere sotto controllo i valori della pressione, e specie in presenza di ipertensione, è infatti fondamentale per la qualità della vita e per non andare incontro a conseguenze irreversibili, e ciò soprattutto se si considera che a fronte dei soggetti ipertesi “accertati”, ve ne sono tantissimi che ne sono affetti senza saperlo. Ma cosa si intende per pressione alta? Elevazione della pressione sanguigna al di sopra dei valori normali, che sono 140/90 mmHg, pur non essendo una malattia vera e propria, costituisce in ogni caso un fattore di rischio, un “campanello d’allarme” da non trascurare, perché agevola l’insorgenza di altre problematiche più gravi a livello cardiovascolare, costringendo il cuore a pompare con più fatica il sangue in tutto l’organismo.
Funzionamento
Mal di testa, vertigini, dolore al petto: sono questi alcuni dei sintomi connessi alla pressione alta, ma spesso – come or ora sottolineato – si tratta di una condizione asintomatica, che tuttavia, nel suo “silenzio”, può essere causa di danni al proprio corpo. Ecco il motivo per il quale è di fondamentale importanza controllare la pressione sanguigna, riducendo così il rischio di pericolose complicazioni per la vita. E lo sfigmomanometro interviene proprio a questo scopo, consentendo una misurazione periodica ed efficace, oltre che semplice: ma come funziona esattamente?
Prima di illustrare – nei prossimi paragrafi – le differenti tipologie di questo dispositivo, a cui sono collegate le diverse modalità di funzionamento, evidenziamo in questa sede che il misuratore di pressione tradizionale è costituito da un bracciale da infilare al braccio sinistro e da avvolgere attorno alla parte superiore di esso, e poi da gonfiare – servendosi di una pompetta collegata al bracciale stesso – per generare pressione; la campana dello stetoscopio – “componente” del misuratore di pressione ed apparecchio utilizzato dal medico per l’auscultazione – si colloca appena sotto il predetto bracciale e precisamente sulla piega del braccio. Mentre con una mano il medico tiene la pompetta, con l’altra pone due dita sul polso del paziente per percepire le pulsazioni dell’arteria radiale, introducendo poi nelle orecchie le olivette collegate all’archetto auricolare del predetto stetoscopio. Una volta gonfiato, il bracciale esercita pressione sull’arteria del braccio, interrompendo per un istante il flusso sanguigno: la pressione è così misurata allorquando l’aria viene man mano rilasciata dal bracciale, permettendo così al sangue di scorrere nuovamente. La prima pulsazione individuata sarà la pressione sistolica, la seconda, invece, quella diastolica, sarà percepita al momento della scomparsa dei battiti.
Tipologie
La tipologia di sfigmomanometro è un fattore decisivo in sede di acquisto – così come lo sono determinati e ben precisi parametri, che saranno trattati più avanti – poiché da essa dipenderanno le modalità di funzionamento e di utilizzo sul paziente. Indubbiamente orientarsi verso un misuratore di pressione piuttosto che verso un altro può rivelarsi tutt’altro che agevole, alla luce dei tanti modelli messi a disposizione dal commercio. Ma la guida in oggetto fornirà un utile “vademecum” per selezionare l’apparecchio migliore per sé stessi e le proprie necessità, esponendo i pro ed i contro di ogni singola tipologia, dall’accuratezza dei risultati, alla semplicità di lettura dei dati, sino al fattore sicurezza. Come vedremo di qui a breve, in base alla diversa modalità di funzionamento, sono due i “gruppi” di sfigmomanometro: quello manuale o analogico, e quello elettronico o digitale, il primo di uso professionale, riservato al personale medico, il secondo, semplice ed intuitivo, adoperabile anche dai meno esperti.
Sfigmomanometro manuale
Come suggerisce il nome stesso, lo sfigmomanometro manuale è caratterizzato da un funzionamento appunto manuale, che non prevede cioè alcuna componente elettronica. Adoperato in ambito clinico ed ospedaliero, o comunque da personale sanitario – come poc’anzi esposto – può essere di due tipologie: a mercurio e aneroide.
- Sfigmomanometro a mercurio. Ritenuto il “progenitore” dei più moderni apparecchi di questa tipologia, è tuttavia sconsigliato a causa della tossicità del mercurio e della conseguente difficoltà di smaltimento. Ciò nonostante, risulta tuttora utilizzato in quanto da molti ritenuto il più preciso strumento di misurazione della pressione arteriosa. Suoi elementi costitutivi sono un manicotto di tela che ricopre una camera d’aria, una pompetta manuale con valvola metallica (collegata al precitato manicotto attraverso un tubo di gomma), una colonnina di mercurio ed una scala graduata che riporta i diversi valori della pressione espressi in millimetri di mercurio (mmHg).
- Sfigmomanometro aneroide. Misuratore di pressione privo della colonnina di mercurio, si compone degli stessi elementi della tipologia precedente, differenziandosene per la presenza – al posto della colonnina di mercurio – di un manometro a orologio con ago mobile su cui è riportata una scala graduata in millimetri di mercurio (mmHg). Pur trattandosi di un dispositivo poco ingombrante e di maggior semplicità di trasporto rispetto ad altri modelli, non “brilla” per stabilità con il trascorrere del tempo, specie se viene maneggiato con poca cura.
Migliori sfigmomanometri manuali
Sfigmomanometro elettronico
Strumento capace di stabilire i valori della pressione arteriosa in modo totalmente automatizzato, lo sfigmomanometro elettronico rappresenta senza dubbio il modello più diffuso proprio per la semplicità che lo caratterizza, nonché per la possibilità che offre: quella cioè di misurare la predetta pressione nella comodità e tranquillità della propria casa, frequentemente e regolarmente, senza la necessità di consultare un medico ogni qual volta se ne abbia bisogno. Ideale da questo punto di vista anche per i soggetti particolarmente ansiosi, rappresenta la scelta ottimale non solo in presenza di ipertensione, o qualora si sospetti una grande variabilità della pressione, ma anche per la valutazione ed il monitoraggio di un trattamento anti- ipertensivo.
Estremamente agevole nell’utilizzo – come ora ora anticipato – in virtù del funzionamento mediante pratici ed intuitivi pulsanti – lo sfigmomanometro elettronico può essere adoperato anche dai meno esperti: non necessita infatti di particolari conoscenze, se non quella del corretto posizionamento del manicotto di cui è fornito, e dell’osservanza di alcuni accorgimenti tesi ad impedire misure inesatte o imprecise. Detto manicotto è costituito da una camera d’aria, e collegato attraverso un tubo di gomma ad un dispositivo elettronico. Quest’ultimo gonfia e sgonfia il manicotto, e mediante uno specifico sensore in grado di individuare le variazioni di pressione, raccoglie ed elabora i dati, mostrandoli poi su uno schermo digitale.
Migliori sfigmomanometri elettronici
La semplicità d’uso non è l’unico aspetto positivo dell’apparecchio in oggetto, consentendo esso funzioni non riscontrabili, per ovvi motivi, nei modelli analogici: la possibilità di registrare le misurazioni (così da poter monitorare il proprio stato di salute ed i propri progressi) e quella di offrire altre informazioni (ad esempio la frequenza cardiaca), così come la presenza di funzioni aggiuntive (ad esempio la sveglia, per ricordare di effettuare la misurazione tutti i giorni alla medesima ora).
Sfigmomanometro da braccio o da polso?
Quella tra sfigmomanometro da braccio e da polso rappresenta la seconda distinzione operabile all’interno degli apparecchi di questa tipologia disponibili in commercio. Distinzione che vede la possibilità, per l’utente, di introdurre il braccio in un manicotto e misurare la pressione arteriosa dal braccio stesso, oppure di optare per un manicotto più piccolo da posizionare intorno al polso. Anche in questo secondo caso, attivando semplicemente il tasto di avvio, il dispositivo misura in modo automatico i valori della propria pressione, visualizzabili – al termine della misurazione – sul display presente sulla parte superiore del manicotto.
Esempi di sfigmomanometri da braccio
La scelta tra le due tipologie di sfigmomanometro è legata ad esigenze prettamente personali, diversificandosi in base all’utenza di riferimento: un utilizzatore con una circonferenza del braccio molto grande, ad esempio, potrebbe trarre beneficio da uno sfigmomanometro da polso. Apparecchio, quest’ultimo, tra l’altro estremamente pratico ed ancora più portabile di quello da braccio, e ideale per tutte quelle situazioni che necessitano di più controlli nell’arco della giornata, anche da svolgere fuori casa.
Esempi di sfigmomanometri da polso
Tuttavia, benché più comodo nell’uso, detto apparecchio può dare adito a numerosi errori durante la misurazione, errori da ascriversi essenzialmente ai movimenti – anche involontari – ed alla posizione del polso mentre lo strumento è in funzione. Per assicurare una lettura precisa dei valori della pressione arteriosa rilevata, e dunque per impedire errate misurazioni, il braccio andrebbe poi appoggiato su una superficie piana, così da consentire al polso di trovarsi all’altezza del cuore. Tutte considerazioni, queste, che spingono ad indirizzare la propria scelta verso uno sfigmomanometro da braccio.
Ai fini di una maggiore comprensione delle diverse tipologie di sfigmomanometro, riportiamo la seguente tabella:
Tipologie di sfigmomanometro
Tipologia di sfigmomanometro | Caratteristiche | Vantaggi | Svantaggi |
---|---|---|---|
Sfigmomanometro manuale | Non prevede alcuna componente elettronica, utilizzando una pompa da attivare manualmente. | Massimo della precisione nella misurazione. | Utilizzo non semplice ed immediato. Apparecchio riservato al personale medico. |
Sfigmomanometro manuale a mercurio | Si compone di un manicotto di tela che ricopre una camera d'aria, una pompetta manuale con valvola metallica, una colonnina di mercurio, e una scala graduata con i valori pressori in mmHg. | Dispositivo da molti ritenuto il più preciso per la misurazione della pressione arteriosa. | Tossicità del mercurio e conseguente difficoltà di smaltimento. |
Sfigmomanometro manuale aneroide | Si differenzia dalla tipologia precedente per la presenza, al posto della colonnina di mercurio, di un manometro a orologio con ago mobile, e con scala graduata in mmHg. | Poco ingombrante e di facile trasporto. | Poca stabilità con il trascorrere del tempo. |
Sfigmomanometro elettronico | Funzionamento totalmente automatizzato. | - Semplicità d'uso - Velocità di misurazione - Possibilità di utilizzo anche da parte dei meno esperti - Registrazione delle misurazioni - Possibilità di fornire funzioni aggiuntive (come ad esempio la sveglia). | La precisione nella misurazione può essere inferiore rispetto a quella offerta dallo sfigmomanometro manuale. |
Sfigmomanometro elettronico da braccio | Introduzione del braccio, da parte dell'utente, nell'apposito manicotto. Misurazione della pressione in maniera automatica, e visualizzazione dei valori pressori sul display. | Semplice da usare: bisogna però prestare attenzione a che il braccio sia posizionato alla stessa altezza del cuore. | Più che di svantaggi, è opportuno in questo caso parlare di esigenze personali (l'apparecchio in oggetto non sarà ad esempio indicato in caso di circonferenza del braccio molto grande). |
Sfigmomanometro elettronico da polso | Funzionamento analogo a quello della tipologia precedente, con l'unica differenza che il manicotto, più piccolo, va posizionato attorno al polso. | Pratico e portabile. | Possibilità di errori durante la misurazione, a causa dei movimenti e della posizione del polso durante il funzionamento dell'apparecchio. |
Altra tipologia: lo sfigmomanometro pediatrico
Anche i più piccini possono essere soggetti a ipertensione o ipotensione: sintomi come mal di testa, vomito o vertigini potrebbero infatti essere segnali di alta o bassa pressione arteriosa. In questi casi si rende necessario effettuare un monitoraggio costante della pressione stessa. Con quale apparecchio procedere? I brand più conosciuti non contemplano uno specifico modello per bambini, bensì bracciali di dimensioni ridotte, idonee per una minore circonferenza del braccio. Le modalità di misurazione sono invece analoghe a quelle previste per gli adulti.
Modalità e indicazioni di utilizzo
Vediamo ora come misurare la pressione sanguigna/arteriosa e posizionare correttamente lo sfigmomanometro al fine di ottenere valori attendibili. Ecco di seguito illustrati i passaggi.
- Posizionamento del manicotto. Dopo aver scoperto il braccio almeno sino alle spalle, bisogna posizionare il manicotto a 2-3 centimetri dal gomito lasciando lo spazio di un dito tra il manicotto stesso ed il braccio (diversamente si effettuerebbe una pressione troppo elevata, con il rischio di valori “falsati”). Quindi stringere il manicotto, tenendo presente che il tubo d’aria collegato all’apparecchio deve essere rivolto verso l’alto, “seguendo” la linea del braccio. Detta procedura è similare nel caso di uno sfigmomanometro da polso, con l’unica differenza che il misuratore con manicotto andrà collocato ad un centimetro circa di distanza dal punto ove comincia il palmo della mano, e con lo schermo rivolto verso l’alto.
- Posizionamento del braccio. Anche il modo in cui è posizionato il braccio incide sulla precisione o meno dei risultati della misurazione. Nel caso di uno sfigmomanometro da braccio, sia in piedi che da seduti, fondamentale è stendere il braccio su un ripiano, prestando attenzione a che il manicotto si trovi alla medesima altezza del cuore. Analogamente, con un apparecchio da polso sarà necessario poggiare il braccio su una superficie piana, mentre la mano dovrà rimanere sospesa a mezz’aria.
Accanto al giusto posizionamento del manicotto e del braccio, è utile “affidarsi” ad alcune indicazioni prima di eseguire la misurazione della pressione. Al riguardo, si consiglia innanzitutto di rimanere a riposo per 5-10 minuti, di non bere alcolici o di fumare, né di svolgere attività fisica, perché di possibile alterazione ai risultati della misurazione stessa. Ideale sarebbe poi indossare indumenti larghi (come una t-shirt ad esempio) e adoperare sempre lo stesso braccio per le letture. Nel momento della misurazione, infine, bisognerebbe cercare di stare rilassati, senza che i muscoli siano in tensione, evitando di muoversi e di parlare.
Come scegliere il migliore sfigmomanometro
Prestazioni e facilità di utilizzo sono gli irrinunciabili parametri di riferimento per una scelta che sia oculata e “giusta”, così come le funzioni, i materiali e gli accessori, sebbene questi ultimi non rivestano un ruolo primario. Senza dubbio le informazioni fornite – relative alla pressione arteriosa e al battito cardiaco – occupano un posto di primo piano, sia per lo sfigmomanometro da braccio che da polso, e da questo punto di vista gli apparecchi elettronici, differentemente da quelli analogici, possono offrire una serie di dati importanti, specie in presenza di utenti affetti da determinate patologie o alterazioni cardiovascolari. E non solo, perché detti dati si rivelano utili per tutti coloro che desiderano controllare il proprio stato di salute compiendo ogni tanto delle misurazioni e riportando i risultati al proprio medico di fiducia.
Informazioni utili
Ecco di seguito elencate le principali informazioni “richieste” ad uno sfigmomanometro:
- indicatore OMS. Calibrazione delle informazioni secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, informazioni dunque attendibili e veritiere;
- rilevazione aritmia. Numerosi dispositivi sono capaci non solo di rilevare il ritmo cardiaco, ma anche possibili anomalie nel battito;
- media di tutti i valori. Determinati apparecchi di questa tipologia permettono il calcolo di una media delle rilevazioni della pressione, generalmente le ultime tre; quelli più avanzati sono altresì capaci di creare grafici personalizzati per date o valori della pressione, inviati attraverso bluetooth o connessione wifi al proprio smartphone o PC.
Migliori sfigmomanometri con rilevazione di aritmia
Lettura dell’apparecchio
Al momento della determinazione della pressione è di fondamentale importanza saper leggere e comprendere le informazioni che compaiono sullo schermo del dispositivo. Le informazioni-base sono quelle relative alla pressione minima o diastolica e alla pressione massima o sistolica, riconoscibili per due piccole diciture situate al lato del display del misuratore: rispettivamente DIA per la pressione diastolica e SYS per quella sistolica. L’ipertensione si verifica quando la pressione minima supera i 90 mmHg e quella massima supera i 140 mmHg, laddove invece l’ipotensione è riscontrabile nel momento in cui la pressione minima è inferiore ai 60 mmHg e quella massima è al di sotto dei 90 mmHg.
Ogni sfigmomanometro espone inoltre la frequenza del battito cardiaco, cioè il numero di battiti compiuti dal cuore in un minuto (anche chiamata bpm). Frequenza che dovrebbe normalmente essere da 80 a 100 bpm per i bambini, da 70 a 120 bpm per gli adolescenti, e da 60 a 90 bpm per gli adulti. Va però detto che siamo in presenza di valori mutevoli a seconda dell’età, dello stress, del sesso e dell’attività fisica svolta. I modelli più sofisticati poi, oltre alla frequenza cardiaca mostrano anche eventuali irregolarità nel battito cardiaco (aritmia), mediante delle “virgolette” attorno al simbolo a cuoricino.
Nella lettura di uno sfigmomanometro ci si può infine “imbattere” in codici un po’ “insoliti” che denotano errori nella rilevazione della pressione. Errori, i predetti, da ricondurre ad una pressione troppo alta del manicotto oppure a batterie scariche. Avvalendosi del libretto di istruzione a corredo dell’apparecchio è possibile in ogni caso venire a conoscenza del significato di tutti questi codici di errore.
Funzioni
Consentono un più facile e rapido utilizzo dello sfigmomanometro, rivelandosi assai utili per chi deve quotidianamente tenere sotto controllo la pressione e riportare le rilevazioni al proprio medico. Premesso che – come è facilmente intuibile – un maggior numero di funzioni fa lievitare il costo dell’apparecchio, ecco di seguito alcune delle principali.
- Memoria. Molto importante per il monitoraggio della propria pressione in differenti giorni o in differenti momenti dello stesso giorno.
- Sveglia. Di ausilio per chi, per motivazioni mediche, ha la necessità di controllare la pressione quotidianamente o più volte nell’arco di una stessa giornata, permette l’impostazione di un vero e proprio allarme che suona all’orario desiderato e ricorda all’utilizzatore che è giunto il momento di misurare la pressione.
- Sensore di movimento. Attraverso un’icona sullo schermo, indica all’utente un qualsivoglia movimento che può inficiare il risultato.
- Avviso di sostituzione batterie. Utile per “intervenire” tempestivamente, evitando così di trovarsi con un dispositivo scarico proprio quando occorre.
- Arresto automatico. Alcuni sfigmomanometri si spengono in maniera automatica dopo un paio di minuti di inutilizzo, evitando in questo modo di consumare inutilmente le batterie.
- Avviso errori di utilizzo. Nel caso in cui si effettuasse una rilevazione errata, il dispositivo avviserà che i dati ottenuti dipendono da un errore e non vanno, come tali, presi in considerazione.
- Wireless e connettività. Determinati modelli più innovativi prevedono la possibilità di collegamento attraverso connessione Bluetooth al tablet, allo smartphone o al PC, ed inviano a questi dispositivi i dati raccolti dalle misurazioni.
Migliori sfigmomanometri con funzioni
Facilità di utilizzo
Integra l’effettività praticità e semplicità dello sfigmomanometro, due fattori che acquistano un’importanza maggiore qualora l’utilizzatore sia una persona anziana o che non abbia particolare familiarità con i dispositivi elettronici. Ecco dunque che la presenza o meno di determinate caratteristiche fa la differenza, rendendo più agevole il posizionamento dell’apparecchio o la visualizzazione e comprensione dei dati che sono stati rilevati.
Rientrano allora nel parametro in oggetto l’ampiezza e la chiarezza del display, e anche la trasportabilità in viaggio grazie a cui è possibile usare e vedere più facilmente quelle che sono le impostazioni da selezionare ed i risultati della misurazione della pressione, così come il funzionamento del tutto automatico, per cui l’utente dovrà solamente introdurre il braccio e premere un apposito pulsante. E, ancora, i comandi touch screen, di più semplice gestione rispetto ai pulsanti, e la funzione “parlante”, ossia una voce che funge da guida nell’uso dell’apparecchio e nella lettura dei dati.
Migliori sfigmomanometri da viaggio
Materiali
Quanto contano i materiali in sede di acquisto di uno sfigmomanometro? Premesso che quasi tutte le case produttrici adoperano la stessa tipologia di materiale – plastica robusta per la base e tessuti di vario genere per il manicotto da braccio o da polso – ciò che conta è veicolare la propria scelta verso brand noti, per essere sicuri che i materiali di fabbricazione siano di qualità, antiallergici e non tossici. Sono sicuramente da preferire manicotti realizzati con tessuti lavabili agevolmente, e forniti di chiusure in veltro, così come plastiche che presentino determinati requisiti: una plastica scadente, infatti, sarà certamente soggetta ad ingiallimento e al possibile deterioramento a seguito di pochi utilizzi.
Accessori
Non costituiscono un fattore primario in sede di acquisto del proprio sfigmomanometro, ma gli accessori sono sicuramente un comodo “quid plus” che arricchisce l’apparecchio, e che consente all’utente di non sostenere spese supplementari in seguito all’acquisto stesso. Alcuni utilizzabili solo per il dispositivo da braccio, altri solo per quello da polso, ecco di seguito indicati alcuni degli accessori che è possibile trovare in dotazione.
- Manicotti extra. Sono specifici dello sfigmomanometro da braccio, che generalmente prevede un solo manicotto di misura standard; alcuni modelli, tuttavia, includono manicotti di dimensioni inferiori e superiori.
- Custodia. Morbido astuccio o valigetta rigida, può trovarsi sia a corredo degli apparecchi da braccio che di quelli da polso.
- Diario. Sorta di “sostegno” cartaceo per tenere un registro scritto delle misurazioni di pressione effettuate.
- Batterie. Determinati apparecchi, oltre alle pile standard già in confezione, ne prevedono di supplementari.
Migliori custodie per sfigmomanometri
Cura, manutenzione e pulizia
Perché lo sfigmomanometro garantisca prestazioni sempre ottimali, è opportuno che sia custodito in un luogo sicuro, per evitare possibili urti o cadute, nonché fresco ed asciutto, per impedire danneggiamenti alle componenti elettroniche. E qualora non sia adoperato per un periodo prolungato, è preferibile rimuovere le batterie dal proprio alloggiamento.
Ogni sei mesi circa, poi, si suggerisce una verifica e una ricalibratura dell’apparecchio allo scopo di correggere possibili alterazioni della taratura nel corso del tempo: ci si può rivolgere, al riguardo, a specialisti del settore, all’azienda produttrice, o al venditore del dispositivo in questione.
Per quanto concerne, infine, la pulizia, determinate tipologie di manicotti possono essere lavati con acqua e sapone delicato, laddove invece il manometro andrebbe trattato esclusivamente con un panno asciutto: è bene, in ogni caso, attenersi scrupolosamente a quanto riportato sulla confezione o nel libretto di istruzioni.
Prezzi e marche specializzate
Variabili in base alla tipologia di funzionamento ed al numero di funzioni offerte, i prezzi di uno sfigmomanometro vanno, orientativamente, da un minimo di 20 Euro circa, a cifre superiori a 100 Euro circa. La scelta, come sempre, è soggettiva e dipendente dalle proprie necessità, che si diversificano in base all’utenza di riferimento. L’importante è tenere presente che non sempre un prezzo inferiore è indice di un prodotto poco affidabile e di scarsa qualità, bensì – come or ora sottolineato – della maggiore o minore presenza delle funzioni offerte dal dispositivo, relative sia alle informazioni fornite che alla semplicità di utilizzo.
Per quanto riguarda le marche specializzate del settore, si consiglia di indirizzare la propria scelta verso nomi conosciuti, che assicurino un apparecchio non solo efficace, preciso ed attendibile, ma anche “fedele” ai parametri fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Citiamo, sul punto, Omron, Beurer, Imetec, così come Laica, Homedics, Duronic. Brand, questi, garanzia tra l’altro di un valido servizio post-vendita, a cui rivolgersi per ricevere assistenza in caso di qualsivoglia problematica, o per reperire eventuali pezzi di ricambio.
Migliori sfigmomanometri Omron
Migliori sfigmomanometri Duronic
Classifica dei migliori sfigmomanometri
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Creativa e fantasiosa, ma anche riflessiva e determinata. Laureata in Giurisprudenza “atipica”, seguo e coltivo i miei sogni e le mie effettive ambizioni, emersi preponderatamente. Appassionata di scrittura e “curiosa” di ogni piccola grande novità tecnologica, fornisco agli utenti utili consigli in merito a prodotti che possono semplificare, migliorandola, la vita di tutti i giorni. Per un aiuto in quella che è la scelta più rispondente alle proprie esigenze.