Domande Frequenti sullo sfigmomanometro e misuratore di pressione

Il misuratore di pressione, o sfigmomanometro, è un apparecchio adoperato per la misurazione della pressione sanguigna, consentendo di ottenere sia i valori della pressione sistolica (la massima) che di quella diastolica (la minima). Dall’unione del termine greco sphygmòs, “pulsazione”, e manometro, a sua volta formato dal greco manòs, “raro” e métron, “misura”), è indispensabile in presenza di ipertensione, ma si rivela di estrema utilità anche per monitorare il proprio stato di salute e quello dei propri familiari in assenza di specifiche patologie. Grazie agli sviluppi tecnologici moderni, è possibile acquistare uno sfigmomanometro per utilizzo domestico, controllando così la pressione comodamente a casa propria, ed ogni qual volta lo si desideri.

La pressione alta – ipertensione, appunto, in termini tecnici – si verifica quando la pressione minima o diastolica è superiore ai 90 mmHg e la pressione massima o sistolica è superiore ai 140 mmHg (mmHg sta per millimetro di mercurio). Disturbo assai diffuso, si manifesta con sintomi quali vertigini, mal di testa o dolori al petto, ma può anche essere totalmente asintomatica, non è un caso che venga chiamata la malattia silenziosa. E pur in assenza di sintomi, i danni al proprio corpo possono verificarsi, ragion per cui è fondamentale il controllo, per evitare che con il tempo possano profilarsi disturbi anche molto seri, quali infarti o insufficienze renali.

Lo sfigmomanometro moderno (quello elettronico o digitale) per rilevare i valori della pressione utilizza il metodo cosiddetto oscillometrico: il bracciale (o manicotto) da avvolgere attorno al braccio, una volta gonfiato dopo aver premuto il tasto di accensione, permetterà all’apparecchio di rilevare le oscillazioni provocate dalla contrazione delle arterie. Ed il sistema convertirà le informazioni acquisite in valori che saranno mostrati sull’apposito display a cristalli liquidi sotto forma di numeri di facile comprensione.

Tipologia di sfigmomanometro manuale, è considerato da molti il massimo della precisione nella misurazione della pressione arteriosa, il che spiega perché sia tuttora utilizzato nonostante la tossicità del mercurio e la difficoltà relativa alla sua eliminazione. Di seguito i suoi elementi costitutivi:

Altra tipologia di sfigmomanometro manuale, come quello a mercurio è dotato di un manicotto formato da una camera d’aria che va gonfiata attraverso l’apposita pompetta ad essa collegata, e fornita di valvola metallica; se ne differenzia, però, perché presenta, al posto della colonnina di mercurio, un manometro ad orologio con ago mobile, e con scala graduata in mmHg, collegato attraverso tubi di gomma alla pompetta adoperata per gonfiare il manicotto.

Di scarso ingombro e di facile trasportabilità, questo apparecchio non ha tuttavia particolare stabilità nel tempo, specie se viene maneggiato con poca cura, e richiede verifica delle tarature almeno ogni anno.

Sebbene gli sfigmomanometri elettronici siano maggiormente diffusi, in virtù della semplicità ed immediatezza di utilizzo che li contraddistingue, quelli manuali restano i preferiti dal personale medico per l’elevata precisione nella misurazione. Un vantaggio, quest’ultimo, a cui fa tuttavia da “contraltare” la difficoltà d’uso e la necessità di essere a conoscenza del metodo manuale di misurazione della pressione, che si serve dello stetoscopio.

Dal funzionamento del tutto automatizzato, gli sfigmomanometri elettronici presentano numerosi vantaggi. A parte la precitata semplicità nell’adoperarli (anche da parte di soggetti inesperti), vanno segnalati la rapidità nella misurazione, la possibilità di fornire anche altre informazioni (come la frequenza cardiaca), nonché la presenza di funzioni aggiuntive, “interdette” per ovvi motivi ai modelli di tipo manuale (ad esempio la registrazione delle proprie misurazioni, così da tenere sotto controllo il proprio stato di salute e gli eventuali progressi, oppure la sveglia, per ricordare di effettuare la misurazione della pressione tutti i giorni alla medesima ora).

Nella prima tipologia di apparecchio l’utente introduce il braccio in un manicotto e misura la pressione arteriosa da lì, nella seconda, invece, posiziona il manicotto stesso – di dimensioni inferiori – intorno al polso. Lo sfigmomanometro da polso, infatti, si può dire rappresenti una “versione” più semplice da adoperare dell’apparecchio da braccio, di estrema praticità e portabilità.

No, non è prevista una specifica tipologia di apparecchio per i più piccini, ossia uno sfigmomanometro pediatrico, ma piuttosto le marche più note forniscono bracciali di dimensioni ridotte, idonee per un braccio dalla circonferenza inferiore.

Ai fini di una precisa misurazione della pressione bisogna posizionare correttamente sia il manicotto attorno al braccio che il braccio stesso.

• Posizionamento del manicotto. Prima di tutto è necessario scoprire il braccio almeno sino all’altezza delle spalle, quindi stringere il manicotto, prestando attenzione a che il tubo d’aria collegato al dispositivo sia rivolto verso l’alto. Il manicotto, poi, deve essere collocato a 2-3 centimetri dal gomito, e tra il manicotto stesso ed il braccio deve essere lasciato lo spazio di un dito, così da evitare un’eccessiva pressione e risultati errati. Nel caso dello sfigmomanometro da polso la procedura da seguire è sostanzialmente simile: il misuratore con manicotto sarà però da collocare ad un centimetro circa di distanza dal punto in cui inizia il palmo della mano, e con lo schermo verso l’alto. Attenzione, anche in questo caso, a non stringere troppo il manicotto.
• Posizionamento del braccio. Sia in piedi che da seduti, nel caso di uno sfigmomanometro da braccio il braccio stesso va steso su una superficie piana (come ad esempio un tavolo), in modo tale che il manicotto si trovi alla stessa altezza del cuore; anche qualora si adoperi un misuratore da polso il gomito andrà appoggiato su un ripiano, mentre la mano dovrà rimanere sospesa a mezz’aria.

Oltre al corretto posizionamento del manicotto e del braccio, prima di procedere alla misurazione della pressione è bene seguire alcune indicazioni perché la misurazione stessa sia precisa e non inficiata da fattori esterni.

In presenza di ipertensione e di terapia a base di medicinali, il momento migliore per effettuare la misurazione è la mattina, o generalmente prima di assumere i farmaci. In ogni caso, se si tanno seguendo cure specifiche, è sempre preferibile attenersi alle indicazioni del medico curante.

Rispettivamente pressione minima e pressione massima, rappresentano le informazioni-base di ogni misuratore di pressione, e si individuano in virtù di due piccole diciture al lato del display dell’apparecchio: DIA per la pressione diastolica e SYS per quella sistolica. Quando la pressione minima supera i 90 mmHg e quella massima supera i 140 mmHg, si parla di ipertensione, laddove l’ipotensione si riscontra nel momento in cui la pressione minima è inferiore ai 60 mmHg e quella massima, invece, è inferiore ai 90 mmHg.

Quasi ogni sfigmomanometro sul mercato offre anche un’indicazione detta a semaforo, cioè una barra colorata dal verde al rosso, di aiuto nella comprensione dei valori della propria pressione: il colore verde è ideale, mentre i colori dal giallo al rosso segnalano un rischio di ipertensione. Determinati apparecchi, privi della predetta barra colorata, utilizzano spie a LED che si illuminano di verde in presenza di pressione normale, e di arancione in caso di pressione alta.

Irregolarità del battito cardiaco, contrariamente alla frequenza cardiaca – mostrata in tutti gli sfigmomanometri – è segnalata solo dai modelli più avanzati. La si riconosce dalle “virgolette” intorno al simbolo a cuoricino.

Durante l’utilizzo di uno sfigmomanometro, determinati codici, un po’ “strani”, possono apparire per mostrare problemi nella determinazione della pressione. Indicati generalmente con una “E”, segnalano nella maggior parte dei casi una pressione troppo alta del manicotto oppure la presenza di batterie scariche. È in ogni caso opportuno avvalersi del manuale di istruzioni in dotazione con il dispositivo, per conoscere tutti i codici di errore che possono presentarsi ed il loro significato corrispondente.

In sede di acquisto di uno sfigmomanometro non si può prescindere da ben precisi criteri-guida, di aiuto nell’acquisto stesso: le informazioni offerte, la facilità di utilizzo, le funzioni, i materiali, gli accessori.

Il più importante fattore da considerare al momento della propria scelta, le informazioni sono quelle che si riferiscono alla pressione arteriosa e al battito cardiaco, quali dati da riportare al medico di fiducia. Dette informazioni, come è facilmente intuibile, sono “proprie” degli sfigmomanometri elettronici, che a differenza di quelli analogici sono in grado di fornire tutta una serie di dati che un utilizzatore “medio”, privo di specifiche competenze mediche, non potrebbe “decifrare” agevolmente.

In sede di acquisto, dunque, è essenziale accertarsi che il dispositivo al quale si è interessati possa offrire le informazioni che si desiderano, di cui le principali sono le seguenti:

Relativo alla praticità e semplicità del dispositivo, questo parametro si sostanzia in una serie di caratteristiche che rivestono un’importanza ancora maggiore qualora l’utente sia una persona anziana o di poca dimestichezza con gli apparecchi elettronici. Ecco elencate qui di seguito le suddette caratteristiche:

Perché semplificano e velocizzano l’uso dell’apparecchio: alcune rappresentano un utile quid plus, altre, invece, hanno estremo rilievo, permettendo, ad esempio, un costante e preciso monitoraggio delle proprie misurazioni.

Di seguito le principali funzioni offerte sia da uno sfigmomanometro da braccio che da polso:

• memoria, molto importante per verificare la propria pressione in diversi giorni oppure in diversi momenti dello stesso giorno. Disponibili per ogni utente memorizzazioni variabili da un numero di 20 ad un numero illimitato;
• sostituzione batterie, funzione utile per provvedere ad una tempestiva manutenzione, senza correre il rischio di trovarsi con uno sfigmomanometro scarico proprio quando è necessario servirsene;
• sveglia, tramite cui è possibile impostare un vero e proprio allarme che suona all’ora che si preferisce;
• arresto automatico, in base al quale l’apparecchio si spegne dopo un paio di minuti di inutilizzo, così da non consumare inutilmente le batterie;
• avviso errori di utilizzo, errori relativi ad una registrazione errata, dunque non segnalanti un reale stato di pressione dell’utente;
• sensore di movimento, che tramite un’icona sullo schermo mostra all’utilizzatore un movimento che può inficiare il risultato della misurazione;
• wireless e connettività, propri dei modelli più avanzati, che possono collegarsi attraverso connessione Bluetooth al tablet, allo smartphone o al PC, inviando loro tutti i dati relativi alla misurazione.

Il mercato non offre una vasta gamma di materiali tra cui scegliere, sia per quanto riguarda un apparecchio analogico che uno elettronico. Siamo, infatti, in presenza di articoli tutti realizzati con plastica resistente per quanto concerne la base, e con diversi tipi di tessuti per quanto riguarda invece il manicotto (da braccio o da polso). Ciò a cui bisogna prestare attenzione, piuttosto, è l’azienda produttrice: si suggerisce, sul punto, di veicolare la propria scelta verso brand conosciuti, garanzia di materiali di elevata qualità, antiallergici e non tossici. Va ricercata qualità anche nella plastica, che se scadente tenderà ad ingiallirsi, e nei tessuti, lavabili con facilità e dotati di chiusure in velcro.

Non rientrano tra i fattori decisivi al momento della scelta, ma senza dubbio costituiscono un valore aggiunto, che va a migliorare il prodotto, senza trascurare il fatto che l’utente non dovrà sostenere altre spese in un momento successivo.

Ecco una lista degli accessori – alcuni solo per gli apparecchi da braccio, altri solo per quelli da polso – che è possibile trovare a corredo del proprio sfigmomanometro:

Per garantirne il regolare funzionamento, è fondamentale prendersi cura del proprio apparecchio. È necessario, a tale scopo, eseguire regolari calibrazioni perché le misurazioni della pressione siano sempre precise, rivolgendosi all’azienda produttrice, a specialisti del settore, oppure allo stesso rivenditore ove si è acquistato il prodotto per ricevere informazioni in merito. Altro punto importante è quello concernente la pulizia del dispositivo, che richiede acqua e detergente delicato per determinate tipologie di manicotti, ed un panno asciutto per il manometro. Se non adoperato, infine, il dispositivo stesso va conservato nella propria custodia, in un luogo sicuro, ove non corra il rischio di cadere, nonché fresco ed asciutto, onde evitare danneggiamenti alle componenti elettroniche.

Lo sfigmomanometro può essere acquistato sia online che nei negozi del settore.

Il prezzo di uno sfigmomanometro va approssimativamente da 20 Euro circa ad importi superiori a 100 Euro, un range così ampio, questo, che non sempre indica che un determinato prodotto è di qualità scadente rispetto ad un altro. Un costo più basso, difatti, assai spesso è indice della presenza di un numero minore di funzioni, a fronte di un modello che invece ne è maggiormente fornito. La scelta è soggettiva e rispondente a quelli che sono i propri bisogni al riguardo.

Beurer, Imetec, Omron, Laica, Homedics, Duronic, Medisana sono alcuni suggerimenti per un acquisto che non lascerà insoddisfatti.