Gli operatori sanitari come medici ed infermieri ogni giorno devono maneggiare il misuratore di pressione professionale. Questo è detto anche sfigmomanometro ed è un apparecchio che può essere utilizzato da chiunque sia nella versione digitale che manuale. La versione manuale è quella data principalmente agli esperti della medicina e del corpo umano poiché il suo utilizzo è tutt’altro che semplice anche se comunque una volta imparato chiunque può maneggiarlo.
Lo sfigmomanometro manuale, detto anche aneroide serve a stabilire la pressione sanguigna e verificare l’andamento del valore diastolico e sistolico. Ci sono però delle attenzioni da avere per il suo utilizzo e delle conoscenze basilari. Per esempio non va mai lasciato lo sfigmomanometro gonfiato sul braccio di una persona per più di 10 minuti per evitare di provocare lesioni dei nervi e disturbi circolatori. Il misuratore di pressione professionale è infatti uno strumento serio che non va sottovalutato: per utilizzarlo occorre avere esperienza e sapere bene ciò che si sta facendo. In questa sezione tenteremo di darvi tutte le conoscenze basilari per poter scegliere un buon sfigmomanometro.
Generalmente lo sfigmomanometro è costituito da un manometro aneroide ( una sorta di orologio che determina i valori pressori tramite lancette); un sistema di gonfiaggio costituito da valvole e tubi e infine una custodia. Se le valvole e i tubi non sono già assemblati, occorre farlo prima dell’utilizzo collegando il bulbo al manometro e a questi le diverse valvole e i tubi, seguendo le istruzioni.
Cos’è uno sfigmomanometro
Lo sfigmomanometro è un dispositivo medicale utilizzato sia in campo medico che in ambito domestico. In ambito medico si parla di sfigmomanometro professionale, mentre in ambiente domestico si tratta per lo più di misuratori digitali. Il suo scopo è quello di misurare la pressione del sangue, ovvero la forza con la quale il sangue si muove all’interno dei vasi sanguigni. La pressione che viene calcolata è inerente la pressione diastolica cioè la pressione arteriosa minima, e la pressione sistolica ossia la pressione arteriosa massima. L’unità di misura, che si può vedere anche sul misuratore aneroide è di millimetri su colonnina di mercurio.
Come si misura la pressione?
Per prendere la pressione sanguigna occorre far sedere o distendere la persona in questione. Stare in piedi infatti condiziona negativamente sul risultato e può portare a valori del tutto lontani dal valore veritiero. Se optiamo per la posizione seduta è bene evitare l’accavallamento delle gambe. Procediamo poi facendo si che la persona si rilassi completamente, assicurandoci che non abbia bevuto caffè, assunto droghe o bevuto alcolici, poiché anche queste sostanze possono falsificare i risultati.
Si può procedere inserendo il braccio all’interno del bracciale. Il braccio deve essere svestito e non deve esserci alcun indumento che ostacola la circolazione. Posizioniamo il bracciale poco più sopra la piega del gomito, facendo si che il bordino inferiore del bracciale si trovi ad un cm circa dal gomito.
Una volta chiuso il bracciale, passiamo a posizionare lo stetoscopio tra il bracciale e il braccio, facendo attenzione ad auscultare le contrazioni arteriose.
Sfigmomanometro manuale o elettronico?
Gli sfigmomanometri possono essere manuali oppure elettronici. Entrambi possono essere ottimi e validi prodotti ma generalmente quelli manuali sono più precisi e sortiscono dei risultati che si basano sulla preparazione e l’esperienza del medico. Quelli digitali vengono utilizzati per lo più da persone a casa che non avendo la preparazione medica adeguata, necessitano di un apparecchio automatico.
Capire dunque quale dei due è migliore non è semplice: non esiste un dato oggettivo poiché tutto dipende dal tipo di utilizzo che ne dobbiamo fare. I dispositivi elettronici necessitano semplicemente di un tasto per poter ottenere la pressione. L’unica accortezza da avere è quella di inserire correttamente il braccio o il polso all’interno del manicotto e stare seduti o distesi senza fare movimenti bruschi, proprio come per la misurazione professionale. Se siamo professionisti e dunque medici o infermieri, non ha senso utilizzare il misuratore digitale: quello manuale sarà il migliore per voi. Naturalmente anche lo sfigmomanometro manuale è soggetto ad un margine di errore e per questo va tarato prima del suo utilizzo.
Quali elementi deve avere il misuratore di pressione professionale più affidabile?
Gli sfigmomanometri possono essere a mercurio oppure aneroidi. Questi ultimi sono i più gettonati in campo medico professionale. Per poter scegliere un modello affidabile ci sono delle caratteristiche da cui non possiamo prescindere poiché ci porteranno ad essere rapidi e pratici durante l’utilizzo del misuratore. Innanzitutto è bene che il manicotto sia regolabile così da non dare fastidio al paziente e che sia di materiale delicato sulla pelle. La lunghezza del tubo che collega la pompetta al misuratore deve essere abbastanza lunga da permettere movimenti ampi e pratici all’operatore.
Manutenzione e conservazione dello sfigmomanometro professionale
E’ molto importante avere cura dello sfigmomanometro e conservarlo correttamente per evitare che si rovini e permettere una lunga durata dello stesso. Dal momento che questi strumenti rivestono un ruolo importante ed un supporto nella vita professionale, è bene sapere come conservarli e pulirli. Per prima cosa è opportuno igienizzare lo stetoscopio dopo ogni utilizzo, soprattutto sulla membrana con un panno umido e un po’ di detergente. Anche i tubi che collegano il manometro allo strumento vanno puliti con un panno ma occorre ricordarsi di non smontarli mai e di riporre il tutto soltanto dopo che ci si è accertati che la lancetta si trovi in posizione zero.
Se quando inutilizzata il manometro non dovesse indicare il valore 0 significa che c’è bisogno di una nuova calibrazione.
Dopo aver utilizzato lo sfigmomanometro è bene mantenerlo nella propria custodia per evitare che questo si rovini accidentalmente a contatto con altri oggetti o superfici. Mantenerlo in tasca non è un’ottima idea, così come appoggiare lo stetoscopio su una qualsiasi superficie non è igienico. Se riuscissimo a conservare sempre il misuratore di pressione all’interno di una custodia morbida, questo durerebbe molto di più e avrebbe bisogno di essere calibrato pochissime volte all’anno.
Prezzi e marchi
Gli sfigmomanometri professionali, hanno prezzi naturalmente maggiori rispetto ai semplici misuratori di pressione ad uso domestico. Lo stetoscopio può essere anche venduto separatamente ad un professionista sanitario che ha necessità di utilizzare questo strumento anche ad altri scopi ( auscultazione del torace per esempio). Se uno sfigmomanometro elettronico può avere un costo base di 30-40 euro fino ad arrivare a 70-100 euro al massimo, per questa categoria superiamo sicuramente la soglia dei 100 euro, arrivando a 120 euro minimo. Gli apparecchi completi di fonendoscopio arrivano a costare anche 150-180 euro, mentre quelli composti esclusivamente da manometro e bracciale possono costare anche 70-100 euro.
Il tutto dipende anche dai marchi di produzione. Sicuramente, fra i brand più famosi in questo campo, possiamo citare la Omron, la Erka Perfect e la Beurer Sanitas.
E’ bene sottolineare che un prezzo minore non significa qualità ridotta: piuttosto una diversa gamma di funzionalità. Ogni prodotto biomedicale dovrebbe essere scelto sulla base della qualità ma non a tutti può interessare il massimo della prestazione. La precisione dello sfigmomanometro non è determinata dal prezzo. Se per esempio abbiamo bisogno di uno sfigmomanometro per utilizzo personale possiamo optare per una fascia di prezzo minore proprio perché spendere tanto non vale la pena. Diverso è il discorso per i professionisti che faranno un utilizzo massiccio di questo strumento e necessiteranno di un prodotto di qualità e prestazione superiori.
