Quando andremo ad acquistare un misuratore di pressione, ci potrà essere offerto il misuratore di pressione aneroide. Ma che cosa è? Con il termine aneroide si indica uno strumento capace di fornire la misura della pressione sfruttando un barometro metallico. Questi modelli sono antecedenti a quelli digitali, a differenza dei quali spiccano per una estrema accuratezza nella rilevazione dei dati utili.
Quale scegliere?
Questi sfigmomanometri sono capaci di assicurare fin dal suo primo utilizzo un controllo davvero ottimale sia della pressione sanguigna che della frequenza cardiaca, grazie soprattutto al funzionamento pratico e intuitivo caratterizzato dall’uso combinato di un doppio tubo con stetoscopio a testa singola. Un altro aspetto positivo è la sua semplicità di utilizzo, visto che i valori di misura rilevati sono sempre precisi. Altra nota positiva è la lunga durata e la sua maneggevolezza, che lo rendono ideale per diversi impieghi, tra cui chi ne vuole fare uso professionale o privato fino ad un utilizzo in ospedale.
Come funziona?
Lo sfigmomanometro aneroide serve per determinare la pressione sanguigna e verificare la diastolica e sistolica, di solito minima e massima, nei pazienti. Questo tipo di misuratore di pressione, oltre alle note positive ha anche delle controindicazioni e delle piccole attenzioni che non vanno mai assolutamente dimenticate:
- Prima di utilizzarlo bisogna leggere con attenzione il fogliettino del prodotto che consiglia come utilizzarlo nel miglior modo possibile.
Il misuratore di pressione aneroide è costituito da tre parti principali, ovvero:
- manometro aneroide;
- un completo sistema di gonfiaggio;
- una custodia.
Ma andiamo a vedere come si usa questo sfigmomanometro:
- Il manicotto dovrà cingere la parte superiore del braccio, che di conseguenza sarà gonfiato, il tutto fino a quando verrà esercitata una pressione superiore alla pressione sistolica che preme il sangue arterioso. La pressione di cui stiamo parlando va a bloccare il flusso verso la parte inferiore del braccio, quindi il sangue, non può assolutamente attraversare la regione ad alta pressione creata dal manicotto.
- Dopodiché la pressione del manicotto viene ridotta in maniera graduale, fino a quando scenderà sotto il valore della pressione sistolica presente nell’arteria e il sangue inizierà man mano di nuovo a scorrere come di consueto.
- Quando il sangue andrà ad esercitare una pressione contro l’arteria, che risulta essere ancora compressa, il flusso va a generare un rumore, da cui prende il nome di suono di Korotkoff, che può essere udito grazie allo stetoscopio posto sotto il manicotto. Il suono in questione viene udito ad ogni battito emanato dal cuore, per tutto il tempo in cui l’arteria è compressa.
- Appena la pressione esercitata dal manicotto, non andrà più a comprimere in alcun modo l’arteria, il flusso di sangue non risulterà essere più turbolento e i suoni scompariranno.
- La pressione dove sentiamo il suono la prima volta, corrisponde alla pressione sistolica, cioè quella massima, mentre per quanto riguarda la pressione quando non sentiamo alcun suono, quella è la pressione diastolica, quindi la pressione minima dell’arteria.
- Ecco che adesso avremo registrato i nostri valori e potremo verificare se siano alti o bassi o semplicemente nella norma.
Consigli
Lo Sfigmomanometro aneroide è molto diffuso e ricercato, tanto è vero che ne esistono diverse tipologie sul mercato, proprio per questo scegliere quello più consono alle proprie necessità è veramente difficile. Personalmente consiglio di chiedere al proprio medico o al farmacista, altrimenti si dovranno verificare più recensioni sul web. Comprare un misuratore di pressione ad aneroide è comunque consigliato rispetto ad altre tipologie di sfigmomanometri, proprio perché, come detto, sono precisi e specifici. L’importante è sempre utilizzarlo secondo le linee guide, se non si è sicuri di farlo bene è meglio chiedere aiuto o optare per un modello digitale.