La misurazione della pressione è un gesto importante per la nostra salute. In termini di prevenzione, infatti, ci aiuta ad individuare un importante fattore di rischio per l’insorgenza di malattie dell’apparato cardiocircolatorio. Per questo, è fondamentale mantenere costantemente monitorati i propri valori ricorrendo alla rilevazione tramite sfigmomanometro. In questo articolo scopriremo che esistono due diverse tecniche per la misurazione della pressione sanguigna: una è basata sulla rilevazione oscillometrica, mentre l’altra sulla misurazione auscultatoria. Valutiamo insieme le differenze, il costo dei modelli in commercio e come sono valutati questi prodotti da parte di chi li ha già provati.
Come si misura
Possiamo distinguere tra due differenti tecniche di rilevazione:
- Misurazione auscultatoria: questa tecnica è utilizzata da oltre un secolo dai medici di tutto il mondo. Si tratta di un tipo di rilevazione basato sullo sfigmomanometro del medico italiano Scipione Riva Rocci, risalente al 1896 e sul metodo auscultatorio di Korotkoff, chirurgo russo, formulato nel 1905. Questa tecnica necessita dell’impiego dello sfigmomanometro e del fonendoscopio.
- Misurazione oscillometrica: si tratta di un metodo derivato dal misuratore di pressione arteriosa di Michel Victor Pachon, fisiologo francese, costruito nel 1922. Questa tecnica prevede l’individuazione dell’onda sfigmica, che consiste nell’effetto pneumatico prodotto dalla contrazione arteriosa. Essendo molto più semplice da utilizzare, viene prevalentemente impiegato per la misurazione della pressione sanguigna in ambiente domestico. La tecnica oscillometrica, però, risulta meno accurata rispetto a quella auscultatoria.
Metodo auscultatorio
Lo strumento indicato per procedere alla rilevazione della pressione sanguigna tramite il metodo auscultatorio è lo sfigmomanometro manuale, a mercurio o aneroide. Da quali elementi è composto questo apparecchio?
- Camera d’aria: si gonfia e si sgonfia durante le diverse fasi della rilevazione.
- Manicotto in nylon: ricopre la camera d’aria, va posizionato in modo da avvolgere il braccio del paziente
- Pompetta: è collegata al manicotto tramite un cavo. Questo elemento è responsabile del gonfiaggio della camera d’aria. L’operazione avviene in maniera manuale.
- Valvola: si chiude per impedire il rilascio di aria durante la fase di gonfiaggio, mentre viene aperta per far sgonfiare la camera d’aria del manicotto in un momento successivo.
- Manometro: i primi modelli di misuratore di pressione sanguigna manuali erano costituiti da una colonnina di mercurio. Oggi questi apparecchi sono stati rimossi dal mercato per via della pericolosità di questo metallo, estremamente tossico per l’organismo umano. Al loro posto, sono stati inseriti dei manometri con tacche e ago, che indica il valore della pressione arteriosa durante la rilevazione.
Vediamo ora nel dettaglio come si misura la pressione sanguigna utilizzando questa tecnica. Analizziamo ogni fase di questo procedimento.
- Avvolgere il manicotto attorno al braccio sinistro.
- Usare le dita per identificare il punto di massima intensità dell’arteria brachiale. Posizionare sulla pelle nuda, libera da indumenti o dal contatto con il bracciale, lo stetoscopio.
- Chiudere la valvola della pompetta e iniziare delicatamente a immagazzinare aria nel manicotto.
- Aprire la valvola e far uscire lentamente l’aria.
- Ascoltare i suoni prodotti dal flusso sanguigno durante l’operazione. Subito dopo aver fatto defluire l’aria dal bracciale, si sentirà un suono intenso, simile a uno scoppio. Annotare il numero corrispondente, presente sul manometro analogico: si tratta della pressione sistolica, o massima. Il rumore procederà poi a diminuire, fino a scomparire del tutto. L’ultimo suono corrisponde alla pressione diastolica, o minima. I suoni che si avvertono durante la rilevazione sono noti come suoni di Korotkoff.
- Infine, trascrivere i dati, specificando data e ora della misurazione.
Metodo oscillometrico
Lo strumento usato per rilevare la pressione arteriosa ricorrendo alla tecnica oscillometrica è il misuratore elettronico. Tale apparecchio procede in maniera del tutto automatica, poiché è stato costruito utilizzando elementi elettronici e altamente tecnologici. Vediamo insieme quali sono i suoi componenti.
- Manicotto in tessuto: questo elemento riveste la camera d’aria, che si gonfia e si sgonfia durante l’operazione di misurazione. Può avvolgere sia il braccio che il polso, a seconda dei modelli. Inoltre, può avere diverse dimensioni per adattarsi alla circonferenza specifica del braccio, anche laddove quest’ultimo sia molto muscoloso.
- Monitor: si tratta dell’interfaccia utente, che interagisce con il paziente per informarlo circa il risultato della rilevazione. Solitamente lo schermo e i caratteri sono grandi, per favorire e semplificare la leggibilità dei valori.
- Sensore: questo componente è fondamentale perché rileva automaticamente la pressione arteriosa, senza bisogno che l’utente compia particolari operazioni, come accade invece nella rilevazione attraverso il metodo auscultatorio.
Modello ibrido
Come abbiamo visto, i due metodi e gli strumenti corrispondenti si compensano l’un l’altro: se lo sfigmomanometro manuale risulta particolarmente accurato ma più difficile da utilizzare, il misuratore di pressione elettronico può fornire valori meno precisi ma il suo impiego è adatto a tutti. Un modello di ultima generazione è stato costruito in modo da rilevare i dati con entrambi i metodi. Questo prodotto ottiene due misurazioni indipendenti. Quella auscultatoria viene effettuata tramite l’uso di un microfono, che monitora gli impulsi. Il valore che si ottiene è direttamente confrontabile con una misurazione stetoscopica: non è tradotto in algoritmi perché durante questa fase potrebbe perdere di accuratezza.
Opinioni
Trattandosi di due tecniche di rilevazione diverse, l’uso dei corrispondenti strumenti di misurazione della pressione arteriosa è pensato per due diverse categorie di persone, a seconda di caratteristiche ed esigenze specifiche.
- Personale sanitario, individui con esperienza e conoscenze adeguate: queste persone dichiarano di preferire l’impiego dello sfigmomanometro aneroide, che garantisce il massimo della precisione e dell’accuratezza. Le fasi di misurazione da eseguire manualmente non costituiscono un problema, perché sono parte della preparazione che il personale sanitario, come medici e infermieri, possiede.
- Uso domestico: le persone che utilizzano lo sfigmomanometro a casa dichiarano di preferire il misuratore di pressione elettronico. Questo apparecchio, infatti, rende l’operazione molto più semplice e immediata rispetto allo strumento che utilizza la tecnica auscultatoria.
Quanto costano?
Se si trovano prodotti con un costo inferiore, il loro acquisto è sconsigliato, perché potrebbero mancare di adeguata precisione della rilevazione dei risultati. Gli sfigmomanometri elettronici risultano più costosi rispetto a quelli aneroidi, che rappresentano quindi la perfetta combinazione in termini di qualità prezzo. Il costo maggiore dei dispositivi elettronici è imputabile alle tecnologie di ultima generazione e alle funzionalità aggiuntive che offrono.