Misurare la pressione significa conoscere la pressione arteriosa, ovvero la pressione esercitata dal sangue, pompato dal cuore, sulla parete delle arterie che distribuiscono il sangue stesso nell’organismo. Visto che il cuore batte ad intervalli regolari, si può distinguere una pressione “massima” o “sistolica” ed una pressione “minima” o “diastolica”.
Lo sfigmomanometro è lo strumento manuale il cui utilizzo non prevede alcun tipo di componente elettronica. Lo sfigmomanometro manuale si utilizza in ambito clinico e ospedaliero, o comunque da personale sanitario, ma può essere utilizzato anche a livello domestico.
Come si misura la pressione?
La pressione del sangue nelle arterie può essere misurata in modo diretto da uno sfigmomanometro a mercurio. Questo modello è composto da un bracciale di gomma che si collega da un lato ad una piccola pompa a mano, dall’altro ad un manometro a colonna di mercurio. Si inizierà la misurazione andando a gonfiare il bracciale di gomma con la pompetta ad esso collegata. Mentre faremo questo, vedremo salire il mercurio nella colonnina di vetro, segnalando il valore di pressione presente nel bracciale. Arrivando al punto in cui la pulsazione dell’arteria del polso scompare ed il fonendoscopio non trasmette più alcun rumore, soffieremo ancora un po’ di aria nel bracciale, superando di circa 20 mmHg il punto in cui il polso radiale è scomparso. Successivamente, agendo sulla piccola valvola presente sulla pompetta, si farà uscire molto lentamente l’aria dal bracciale, dovremo vedere la colonnina di mercurio che scende di circa 2 millimetri al secondo. Quando la pressione dell’aria nel bracciale sarà uguale a quella arteriosa, del sangue passerà nell’arteria e produrrà un rumore. Il primo rumore che sentiremo corrisponde alla pressione massima, detta sistolica. Andando a ridurre la pressione, i rumori diverranno inizialmente più intensi, fino poi a essere via via più deboli, la loro completa scomparsa dei rumori corrisponderà alla pressione minima, detta sistolica.
Sfigmomanometro a Mercurio e informazioni
Lo sfigmomanometro a mercurio viene considerato come il capostipite degli sfigmomanometri manuali più moderni. Anche se a dire il vero è stato rimpiazzato, a causa della tossicità del mercurio e della difficoltà nell’effettuare il suo smaltimento, trova impiego ancora oggigiorno. Qualcuno potrà anche averlo in casa dei nonni, essendo un po’ datato. Lo sfigmomanometro a mercurio, come abbiamo notato dal suo funzionamento, si compone di un manicotto di tela, che ricopre una camera d’aria collegata ad una pompetta dotata di valvola metallica e alla sua caratteristica colonnina di mercurio. A fianco della colonnina di mercurio è presente una scala graduata che riporta i diversi valori pressori espressi in millimetri di mercurio, detti mmHg. La lettura di questa scala avviene nel medesimo modo con cui si legge la scala del classico termometro a mercurio utilizzato per misurare la temperatura corporea.
Curiosità
Sebbene sia stato sostituito da diversi modelli, come abbiamo detto a causa della tossicità del mercurio, lo sfigmomanometro a mercurio è considerato da molti come lo strumento più preciso per la misurazione della pressione arteriosa ancora a oggi.
Conclusione
Se volessimo, però, un’ulteriore modalità di misurazione, esiste quella del cosiddetto monitoraggio della pressione ambulatoria delle 24 ore. Come funziona? Il bracciale viene collegato ad un apparecchio delle dimensioni di una piccola scatolina di caramelle, che a sua volta contiene una piccola pompa ed un sistema di registrazione. Questo misuratore si può programmare per effettuare misurazioni automatiche della pressione arteriosa ad intervalli specifici per una giornata intera, sia durante le ore del giorno che in quelle notturne. Il vantaggio di tale strumento è sicuramente la possibilità di effettuare un elevato numero di misurazioni nell’arco delle 24 ore. Andando a evitare problemi di ansia e stress, evitando così l’aumento dei valori pressori determinato da fattori esterni.